A Reggio Calabria per il primo report sul liceo a curvatura biomedica

Si è svolta a Reggio Calabria la prima riunione nazionale di monitoraggio del percorso di biomedicina ideato dal liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” e dall’Ordine dei Medici della provincia di Reggio Calabria, un progetto nato nella città dei Bronzi che oggi è sperimentato su scala nazionale grazie ad un accordo sottoscritto tra il MIUR e la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici.

Data:
9 Maggio 2019


Si è svolta a Reggio Calabria la prima riunione nazionale di monitoraggio del percorso di biomedicina ideato dal liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” e dall’Ordine dei Medici della provincia di Reggio Calabria, un progetto nato nella città dei Bronzi che oggi è sperimentato su scala nazionale grazie ad un accordo sottoscritto tra il MIUR e la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici. In rappresentanza della Federazione Nazionale il segretario Roberto Monaco.

“Oggi è un giorno importante perché altri 24 ordini hanno dato la loro disponibilità al progetto che a questo punto conta oltre 80 ordini e ha quindi una visione corale e nazionale” ha esordito Monaco. “La sperimentazione terminerà il prossimo anno pertanto, come è giusto che sia, aspettiamo i dati, ma già ad oggi possiamo dire che il progetto è un successo. Se fosse un farmaco, la sperimentazione si potrebbe concludere per gli evidenti benefici. Ringrazio i presidenti degli Ordini e i colleghi che con spirito di servizio e con passione hanno fornito le loro competenze gratuitamente. Ora, però, è il momento di pensare al futuro e quindi il progetto dopo la fase sperimentale va strutturato.”

“Potrebbe essere il momento di pensare a un liceo biomedico dove i medici assumono il ruolo di docenti” ha proseguito Monaco. “Sicuramente la FNOMCeO crede in questo progetto di orientamento verso la professione medica, ma fermamente sostiene che il numero chiuso per l’accesso alla facoltà di Medicina deve essere mantenuto. Il progetto anzi può essere prodromico al miglioramento di una selezione che finora è stata costruita su domande del test che poco hanno a che fare con la medicina, ed essere sostituite da argomenti trattati nei tre anni del percorso. Insieme medici e insegnanti possono costruire i cittadini del futuro, cittadini che possono coltivare sogni per il loro avvenire lavorativo e rispetto per una professione che da sempre è garanzia del diritto alla salute.”

Via Skype in collegamento il Presidente della Commissione cultura alla Camera Gallo ha dato il suo appoggio al progetto ribadendone l’importanza e la lungimiranza e ha dato la sua disponibilità per un incontro atto a prevedere ulteriori sviluppi.

Presenti i padri del progetto: il presidente dell’OMCeO di Reggio Calabria Veneziano, il presidente dell’OMCeO di Varese Stella, la Dr. ssa Princi dirigente scolastico del liceo scientifico L. Da Vinci, il dirigente tecnico del Miur e presidente della cabina di regia Dr Esposito. Sono infine intervenuti la Dr.ssa Barbieri del Miur e la Dr.ssa Colella dirigente scolastico del liceo classico Cutelli di Catania. Numerose e produttive le osservazioni dei presidenti degli Ordini e dei dirigenti scolastici presenti alla giornata.

“Uno degli aspetti più qualificanti del percorso di biomedicina è quello di porre gli studenti nelle condizioni di poter effettuare delle scelte personali motivate circa il proprio progetto personale/professionale e di vita” ha dichiarato Roberto Stella, Presidente dell’Ordine dei Medici di Varese e Responsabile Area Strategica Formazione FNOMCeO. “Questo progetto si colloca in un particolare momento dell’esistenza , nel quale la scelta del proprio futuro professionale è un tema delicato e che condizionerà spesso tutta la vita. L’orientamento si inserisce dunque a pieno titolo nell’ambito del processo di educazione e formazione della persona.”

“Siamo partiti ben 11 anni fa –”ha ricordato la prof.ssa Giusy Princi, dirigente scolastico del Liceo “Leonardo Da Vinci” di Reggio Calabria “con l’idea di orientare i nostri studenti e garantire loro una competenza biologico-sanitaria importante sin dal terzo liceo scientifico, oggi è diventata una realtà che sta facendo scuola nel resto d’Italia. Basti pensare che abbiamo circa 5000 studenti coinvolti, 400 docenti, siamo stati sentiti alla Camera ed al Senato in quanto il nostro modello è alla base della proposta di revisione dell’accesso alle facoltà di Medicina. Il Liceo Da Vinci e l’Ordine dei Medici di Reggio Calabria, quali enti capofila, coordinano circa 70 tra licei scientifici e classici del Paese e, sono numerose le richieste che ci pervengono, da ogni angolo d’Italia, per aderire al progetto. Grazie alla tenacia, alla determinazione ed alle competenze anche la Calabria può fare scuola al resto d’Italia.”

“Questa idea” ha rilanciato il Presidente dell’Ordine dei Medici di Reggio Calabria, Pasquale Veneziano “è nata, quasi per caso, parlando in sala operatoria con il collega anestesista, Nicola Loddo, per far conoscere, agli studenti, meglio e più da vicino, quanto di buono c’è nella sanità per poi strutturare un vero e proprio percorso, in 5 anni, sino a guardare alle potenzialità che questo poteva avere nell’ambito dell’orientamento scolastico. Ho proposto l’idea in Federazione dove, tra grande scetticismo, ho trovato il sostegno deciso del coordinatore della Commissione Formazione, Roberto Stella che ha sostenuto il percorso. Lo stesso ha fatto, presso il Miur, la prof.ssa Princi.”

Presenti anche Il Dr Tromba, referente scientifico del progetto, e la prof.ssa Torretta, referente dei licei scientifici.

Ultimo aggiornamento

9 Maggio 2019, 12:35